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FERRAMENTA GIANKY

comunicare l’esistenza di una ferramenta. Punto.

Quando un’azienda commercializza prodotti tutt’altro che idealizzabili è difficile immaginare una comunicazione coinvolgente. Quando un’azienda, poi, ha dei clienti ancor più difficili da coinvolgere con sottili giochi linguistici, diventa molto allettante abbandonarsi ad una comunicazione standard e impersonale. Ma alla Scai siamo diversi. Una profonda vena masochista muove i fili del nostro lavoro, facendoci ingarbugliare in sfide difficili e senza onore. E’ per questo che i copy e gli art sono riusciti in un’impresa impossibile: idealizzare gli operai di ferramenta. Come abbiamo fatto? Su quale valore esistenziale abbiamo puntato? Beh, è semplice. Tutti gli operai sostengono che l’unico, vero lavoro sia quello “duro”, dove si suda e ci si sporca. Dove si usa la testa ma soprattutto le mani per costruire oggetti che abbiano senso (altro che la creazione di un logo). In questi lavori non si fatica per gioco. Infatti, lo slogan ristabilisce la paternità del motto “quando il lavoro si fa duro, i duri iniziano a giocare”, assegnandola di diritto a chi lavora davvero duro. Ironico, emotivo, originale. Ma no, è meglio piazzare brugole e giraviti su sfondo bianco così si capisce meglio che cosa vendiamo. Mah, poi dicono che non bisogna dar credito agli stereotipi. intelligente. Un edificazione concettuale del duomo.

No, sai, perché poi non si capisce...

categoria: concorsi

agenzia: scai comunicazione

cliente: comune di milano

direzione creativa: michele franzese

art director: paolo lanzalone

copywriter: valerio genovese

marketing executive: paola santarserio

media planner: nicoletta zofanelli

account: domenico tempone

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