Michele Franzese: quando la censura aiuta gli affari
12Lug
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MTN StaffSi tratta della pubblicita di Michele Franzese, una delle tante fashion firm del nostro Paese.
Il cartellone è abbastanza chiaro anche con la censura applicata: una seducente ragazza e un uomo mascherato sono in una posa piuttosto provocante e sconveniente. I cartelloni sono stati censurati per celare la scandalosa immagine che, come ha dichiarato lo stesso titolare dell’azienda, è messa lì solo e soltanto per attirare l’attenzione.
Ma la cosa buffa è nel tipo di censura che ha deciso di applicare il comune di Napoli per far fronte alla volgarità dell’immagine: anzichè togliere il cartellone, hanno coperto la parte più compromettente della foto.
Questo tipo di censura, oltre ad essere piuttosto inutile, è un buon canale pubblicitario a sua volta: il messaggio pubblicitario banale e volgare che poteva scaturire dalla foto ora provoca interesse e sicuramente farà parlare molto più di sé.
Un felicissimo Franzese, intervistato da Metropolisweb.it ha dichiarato: "Non avevamo intenzione di scandalizzare nessuno bensì di catturare solo l’attenzione di una nuova clientela. Se poi associazioni cattoliche o altri si sono scandalizzati non è colpa nostra. Sappiamo che i tabelloni sono stati ricoperti e se le autorità competenti hanno deciso di farlo vuol dire che forse avevano le loro ragioni che noi rispettiamo, avevamo pagato regolarmente le tasse per l’affissione e davvero non credevamo di poter sconvolgere più di tanto l’opinione pubblica se non per pura pubblicità".
La pubblicità però ha fatto centro, tanto che le immagini sono finite anche nel programma televisivo “Chiambretti night”.
Quello che ha destato più scandalo non è altro che l’inversione dei ruoli: in una società dove l’uomo sembra poter ottenere tutto quello che vuole e spesso si sono viste immagini eloquenti dove era lui ad usufruire di una donna oggetto, ora si invertono i ruoli ed è la donna a fare ciò che le pare anche in maniera fin troppo esplicita.
"Non volevamo assolutamente diventare un veicolo politico, al contrario", questo l'ultimo commento dei fratelli Franzese, che proprio grazie alla censura hanno visto aumentare esponenzialmente il battage pubblicitario della campagna.
E allora...viva la censura!
Commenti
censura sull'anoressia
Beh si anche quello...ma credo che quella comunicazione sia stata fatta sotto altra forma...fortunatamente, aggiungerei!!
Io avrei censurato le costole della magrissima modella